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Notizie dall'Iraq occupato - 4 luglio 2007


* Iraq: fatwa contro legge petrolio. Il parere e' stato emesso dagli Ulema

* Iraq, nuovi ostacoli per la legge sul petrolio

* Iraq, respingeremo la legge sul petrolio se ha subito modifiche sostanziali, dice il premier kurdo

* 16 cadaveri non identificati trovati a Baghdad

* IRAQ: SI SCHIANTA ELICOTTERO USA NEL NORD, MORTO SOLDATO

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Notizie dall'Iraq occupato - 4 luglio 2007

Agenzie

Iraq: fatwa contro legge petrolio. Il parere e' stato emesso dagli Ulema

Iraq: fatwa contro legge petrolio(ANSA) - BAGHDAD, 4 LUG - Il Consiglio degli Ulema, la piu' autorevole istanza religiosa sunnita in Iraq, ha emesso una 'fatwa' contro la legge sul petrolio.La legge e' stata approvata ieri dal governo e, definita dal premier al Maliki 'la piu' importante legge dell'Iraq',deve essere discussa in parlamento. Numerose sono state gia' le opposizioni sollevate anche da forze di governo alla nuova normativa che ha l'obiettivo di ripartire equamente i proventi della produzione del petrolio tra le 18 province irachene.




Iraq, nuovi ostacoli per la legge sul petrolio

di Ornella Sangiovanni
Osservatorio Iraq, 4 luglio 2007


Nuova battuta d'arresto per la legge sul petrolio, che ieri il Primo Ministro Nuri al Maliki aveva annunciato di avere inviato al Parlamento, definendola la legge "più importante" in Iraq.


Dopo le smentite del Governo regionale del Kurdistan, che aveva chiesto chiarimenti al governo di Baghdad, affermando di non avere visto il testo approvato, anche altre forze politiche hanno espresso la loro contrarietà, vanificando la possibilità che il Parlamento inizi a discutere il testo oggi, come era stato annunciato.


L'opposizione arriva dall'Iraqi Accord Front (IAF), la maggiore coalizione sunnita rappresentata in Parlamento, e dai deputati del gruppo di Muqtada al Sadr, sciiti.


Entrambe le forze politiche hanno ritirato recentemente i propri ministri dal governo (12 in totale), e i loro rappresentanti non erano quindi presenti alla riunione del Gabinetto che avrebbe dato l'OK finale al disegno di legge, prima di inviarlo al Parlamento per la discussione.


Uno dei leader della coalizione sunnita, Khalaf al-Ilyan, oggi ha ammonito che non bisognerebbe prendere in esame alcun testo finché esso non avrà anche la firma dei sunniti.


"Qualunque disegno di legge che venga approvato in assenza dell'Iraqi Accord Front rappresenta solo i gruppi che lo hanno approvato", ha dichiarato al-Ilyan alla televisione irachena al-Sharqiya. "Se ci sono alcuni che vogliono cancellare le voci di metà del popolo iracheno, allora devono assumersene la responsibilità".


Più morbido il portavoce della formazione sunnita, Salim al-Juburi, che ha detto che il suo gruppo ritiene che il Consiglio dei ministri abbia approvato le modifiche al disegno di legge con troppa fretta, e chiederà che vengano apportati ulteriori emendamenti.


Opposizione alla legge è stata espressa anche dal capogruppo dei deputati 'sadristi', Nassar al-Rubai'e.


"Respingiamo questa copia del disegno di legge sul petrolio e sul gas perché non lascia nulla dell'unità dell'Iraq", ha detto il parlamentare sciita.


Secondo un funzionario citato dalla Reuters, il gruppo dei 'sadristi' avrebbe inoltre chiesto che nella legge sia detto esplicitamente che non verranno firmati contratti con società petrolifere di Paesi che hanno truppe in Iraq.


Ieri i primi a reagire erano stati i kurdi, inizialmente per bocca del ministro delle risorse energetiche del Governo regionale del Kurdistan (KRG), Ashti Hawrami, che aveva dichiarato all'agenzia di stampa United Press International che il suo governo non era a conoscenza di alcun accordo.


Poche ore dopo, sul sito del KRG compariva un comunicato stampa, nel quale i kurdi chiedevano pubblicamente spiegazioni al governo di Baghdad su quale fosse il testo inviato al Parlamento.


"Speriamo che il Gabinetto non stia approvando un testo sul quale non c'è l'accordo del KRG, perché questo violerebbe i diritti costituzionali della regione del Kurdistan", si legge nella nota.


Al-Rubai'e e il deputato kurdo indipendente Mahmud Othman hanno detto che è assai improbabile che il Parlamento inizi oggi a discutere la legge.


Intanto, il Consiglio degli Ulema, considerato l'organizzazione sunnita più influente in Iraq, oggi ha emesso una fatwa [editto religioso NdR], denunciando il disegno di legge, e dicendo [in arabo] che la sua approvazione da parte del Consiglio dei ministri è "proibita dal punto di vista religioso ed è considerata nulla".


Intanto il governo Maliki, dal quale finora non sono venute né rettifiche né dichiarazioni ufficiali, sembra avere parato il colpo.


Secondo le informazioni che arrivano dal Parlamento, potrebbe volerci una settimana prima che inizi la discussione del disegno di legge.


"Abbiamo bisogno di sette giorni per calendarizzare il disegno di legge per la discussione", ha detto oggi Mohammed Abu Bakr, che dirige l'ufficio relazioni con i media dell'Assemblea Nazionale irachena, aggiungendo che la legge deve prima passare dalla Commissione energia e petrolio.




Fonti: Reuters, Associated Press





Iraq, respingeremo la legge sul petrolio se ha subito modifiche sostanziali, dice il premier kurdo

Osservatorio Iraq, 4 luglio 2007

Il Governo regionale del Kurdistan non darà il suo avallo alla legge sul petrolio nel caso in cui al testo siano state apportate modifiche significative. Lo ha detto oggi il suo Primo Ministro Nechervan Barzani, citato dall'agenzia di stampa irachena indipendente Aswat al Iraq.

"Avevamo annunciato il nostro consenso al disegno di legge sul petrolio, ma il governo iracheno lo ha inviato al Consiglio della Shura, un organo legale supremo che controlla la formulazione delle leggi prima che vengano mandate al Parlamento, e il disegno di legge emendato è stato approvato senza informare il governo del Kurdistan della versione finale del testo", ha detto Barzani, nel corso di una conferenza stampa ad Arbil, capitale della regione autonoma kurda.

"Se gli emendamenti apportati dal Consiglio della Shura fossero puramente linguistici, non ci opporremo alla legge", ha detto il premier kurdo, "ma se ci fossero emendamenti significativi non lo accetteremo".

Barzani ha aggiunto che "il Governo del Kurdistan riceverà oggi una versione della legge sul petrolio approvata".

Durante la stessa conferenza stampa, il premier kurdo ha rivelato che il governo di Baghdad ha dato il suo assenso all'invio di forze kurde per proteggere la strada che va Baiji, 250 km a nord di Baghdad, a Kirkuk, 250 km a nord-est di Baghdad, al fine di garantire l'arrivo di elettricità e carburante nella regione kurda del nord Iraq.

"Stiamo preparando le forze da schierare lungo l'autostrada per garantire che l'elettricità e il carburante raggiungano la regione del Kurdistan", ha detto Barzani ai giornalisti.

Il funzionario kurdo inoltre ha lanciato una iniziativa per fornire protezione al santuario sciita di al Askariya a Samarra.

"Riteniamo che questo luogo non appartenga solo a una determinata confessione, ma che sia sacro per tutti – sciiti, sunniti, e kurdi", ha detto Barzani.

"Abbiamo detto al governo iracheno che siamo pronti a fornire protezione, e a inviare sul posto forze kurde se necessario".

[O.S.]

Fonte: Aswat al Iraq





16 cadaveri non identificati trovati a Baghdad La polizia irachena ha comunicato di aver trovato 16 cadaveri non identificati in diversi quartieri di Baghdad.



IRAQ: SI SCHIANTA ELICOTTERO USA NEL NORD, MORTO SOLDATO

Un elicottero statunitense si e' schiantato al suolo nel nord dell'Iraq e un soldato americano e' morto. Secondo un portavoce militare, che ha annunciato "l'apertura di un'inchiesta sull'incidente", non e' chiaro se il velivolo sia stato colpito da fuoco nemico. La giranata del 4 luglio, l'Independence Day, e' stato segnata da un altra perdita in campo statunitense: un soldato americano ha perso la vita in combattimenti a sud di Baghdad.

**


:: Article nr. s6805 sent on 06-jul-2007 03:14 ECT

www.uruknet.info?p=s6805



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