7 luglio 2007
E' un fatto storico
affermato e deliberatamente non trattato che la CIA abbia creato
l'"islam radicale" ed il "terrorismo islamico" durante la Guerra
Fredda. E' anche un fatto documentato che gli USA, i loro alleati e
le loro agenzie di intelligence (CIA, ISI pakistano, MI6 britannico
ecc.) abbiano -- dagli anni '70 al giorno d'oggi -- continuato ad
utilizzare e guidare i gruppi terroristici, inclusa "al Qaeda", come
risorse di intelligence e di propaganda. Il "terrorismo islamico" è
un'arma fabbricata della geostrategia occidentale, al servizio degli
interessi anglo-americani.
Le operazioni
coperte e le operazioni false flag programmate utilizzando
"terroristi" in ruoli diretti ed indiretti dell'intelligence
militare sono un progetto imperiale. Tali operazioni (esemplificate
dall'11/9) ed i loro prevedibili risultati propagandistici ("la
guerra al terrorismo") sono ora fatti di routine.
La disinformazione
dell'ufficiale "guerra al terrorismo" viene ripetuta alla nausea,
accettata come un fatto dalla massa della popolazione ed utilizzata
come giustificazione per la guerra anglo-americana in continua
espansione e per sempre più gravi azioni criminali. Non viene posta
praticamente nessuna attenzione al sostegno ed alla gestione
anglo-americana di "al Qaeda" e di altri gruppi "terroristici" o al
fatto che recentemente tutti i principali episodi di "terrorismo"
sono stati un'operazione coperta degli USA o degli alleati degli
USA, seguiti dalla manipolazione e dalla copertura politiche.
L'11 settembre è stata un'operazione
false flag. L'attentato
ai treni pendolari di Mumbai
è stata una operazione coperta eseguita da cellule terroriste
collegate direttamente all'Inter-Services
Intelligence del Pakistan, l'ISI (di fatto una sezione della CIA
americana) e lo stesso apparato della presunta "al Qaeda". L'attacco
di Londra del 7/7 è stato opera dei
servizi segreti britannici
come pure dell'ISI pakistano.
I precedenti episodi terroristici sventati a Londra appuntano la
responsabilità su terroristi "nostrani" con
t legami con il Pakistan,
"al Qaeda" e Londra 7/7
.
Mentre continuano
ad emergere nuovi dettagli, i raffazzonati attacchi incendiari del
30 giugno 2007 all'aeroporto di Glasgow e del 28 giugno 2007 ad un
nightclub di Londra portano una
spiccata somiglianza con tutte le altre operazioni false flag del
"terrorismo" successivo all'11/9.
La coreografia politica degli
avvenimenti di
Glasgow/Londra
Nonostante debbano
arrivare le prove del caso reale, ciò che è chiaro ed ovvio è
l'effetto propagandistico e politico che è già stato ottenuto dalla
aggressiva risposta anglo-americana agli eventi (violenza che può
avere coinvolto le loro agenzie di intelligence e dai loro
surrogati).
Prima ancora che venissero spenti i
fuochi all'aeroporto di
Glasgow, i
resoconti ufficiali ed i rapporti dei media di tutto il mondo
avevano già rigorosamente dichiarato che l'episodio era opera di "al
Qaeda" e di "estremisti islamici". Gordon Brown, il nuovo primo
ministro britannico,
ha presto dichiarato
che
"In termini generali,
abbiamo a che fare con della gente associata ad al Qaeda", ed
immediatamente ha emanato una draconiana agenda della "sicurezza" in
Gran Bretagna. Il
Telegraph
ha attribuito l'episodio ad una "sconosciuta cellula terroristica di
al Qaeda che si ritiene si stia preparando a lanciare una serie di
attentati con autobombe stile Baghdad".
Un resoconto della
ABC
sugli sventati attacchi ai
night club di Londra suggerisce che vi era prescienza (un tipico
aspetto di tutti i recenti episodi false flag), che gli avvertimenti
erano stati emessi da anonimi agenti dei servizi segreti con
settimane di anticipo e che "al Qaeda aveva preso come bersaglio i
nightclub di Londra ed altri obiettivi facili" utilizzando
automobili cariche di benzina e di cilindri di propano. Il resoconto
della ABC conclude: "Tutto questo arriva appena tre settimane dopo
quella che è stata descritta come una cerimonia di diploma per
attentatori suicidi di al Qaeda ad un campo di addestramento in
Pakistan. Un video ottenuto dalla ABC News mostra dei comandanti che
inviano squadre composte da 50 a 60 uomini verso Stati Uniti,
Canada, Germania e Gran Bretagna".
Un altro pezzo del
Telegraph
suggerisce che gli USA erano già impegnati a dirigere le autorità
britanniche verso una conclusione "al Qaeda". L'articolo dichiara:
"rapporti dagli USA che i tre uomini erano stati identificati e noti
per essere associati a
Dhiren Barot [un detenuto di al Qaeda britannico - LC], un sospetto
terrorista che aveva progettato di far esplodere bombe da una parte
all'altra di Londra, sono stati respinti dai funzionari
governativi".
Mentre la propaganda universale e
l'effetto della politica della "guerra al terrorismo" è stata in
gran parte uniforme ed aggressiva, al momento in cui si scrive, i
dettagli reali del caso sono stati paurosamente inconsistenti,
speculativi e perfino contraddittori. Secondo la narrativa
ufficiale, il 30 giugno 2007, secondo i funzionari della sicurezza
britannica, due uomini
hanno fracassato una Jeep
contenente propano e benzina contro il terminale principale
dell'aeroporto di Glasgow in Scozia. Questo
rabberciato autoattacco
suicida
è arrivato subito dietro i
sventati attacchi ai
nightclub di Londra
del 28 giugno 2007, un avvenimento che le autorità hanno tentato di
collegare a Glasgow.
Sono stati eseguiti almeno otto
arresti, compresi almeno sei operatori sanitari:
Bilal Abdullah (un medico iracheno), Mohammed Asha,
un
medico specialista
giordano
(di origine palestinese) e sua moglie, Khalid Ahmed (un medico e
collega di Abdullah), Mohammed Haneef (un medico indiano). Stranieri
dall'Iraq, dalla Giordania, dall'India e dall'Arabia Saudita sono
stati catturati ed arrestati in connessione al caso. La famiglia di
Asha
sostiene fermamente che è
innocente.
Gli amici, le famiglie ed i colleghi di molti dei sospetti esprimono
anche stupore e dubbio. Il primo ministro Brown ha iniziato una
ampia operazione di schedatura di tutto il personale medico
musulmano.
Secondo il
Los Angeles
Times del 4 luglio, "i funzionari non hanno ancora determinato
se un gruppo terrorista straniero li ha inviati in Gran Bretagna o
se sono stati reclutati qui (Londra)". Lo stesso pezzo dichiara che
"uno o più dei detenuti può essere stato radicalizzato ed in
contatto con reti estremiste prima di arrivare, mentre altri possono
essere stati radicalizzati solamente dopo essersi stabiliti in Gran
Bretagna".
Un articolo del 3
luglio del
Los
Angeles Times specula affannosamente: "Sebbene le cellule
terroristiche islamiche siano spesso etnicamente e sociologicamente
differenti, il contesto dei medici rompe un modello in una catena di
recenti casi terroristici in Inghilterra, compreso il complotto
dello scorso anno per fare esplodere dei jet diretti negli USA e gli
attentati ai trasporti di Londra del 2005 . . . Per contrasto,
l'aspetto del Medio Oriente potrebbe puntare al teatro di guerra
iracheno, dove opera una costellazione di reti estremiste -- tra
loro un ramo di al Qaeda dominato da combattenti stranieri".
Questa cronaca, come la maggior parte
del giornalismo dei media occidentali, accetta le dichiarazioni
ufficiali senza un dubbio e suggerisce fortemente la colpevolezza di
tutti i sospetti.
Naturalmente, non viene fatta nessuna
menzione riguardo al tema chiave al cuore di tutti gli episodi
"terroristici" ed al cuore dell'intera crisi mondiale successiva
all'11/9: i collegamenti militari-servizi segreti anglo-americani ad
"al Qaeda" e ad altri gruppi "terroristici islamici radicali".
I beneficiari:
Washington e Londra
Ciò che è chiaro e
prevedibile è che gli avvenimenti britannici, come tutto il
"terrore"
successivo all'11/9, beneficiano le
agende politiche di
Washington e Londra in un momento
fondamentale, mentre indeboliscono tutta l'opposizione politica alle
politiche estere ed interne anglo-americane:
-
A Bush-Cheney (ed all'ugualmente complice leadership del Partito
Democratico) viene fornita un'altra giustificazione per
incrementare la "guerra al terrorismo" ed espandere la loro
intensificazione della
guerra mondiale
e la conquista delle risorse ed aumentare il ritmo
dell'installazione di uno
stato di polizia entro
i confini USA. L'amministrazione
Bush ed i suoi alleati da ogni parte del mondo stanno
pianificando
un nuovo 11/9
(del quale saranno incolpati i "terroristi") che potrebbe creare
una giustificazione ed una opportunità per fare rappresaglia
contro bersagli selezionati.
-
Al subentrante governo di
Gordon Brown
in Gran Bretagna è stata fornita una nuova crisi in stile Londra
7/7-11/9 attorno alla quale può ora imporre sul popolo
britannico draconiane misure da
stato di polizia.
-
Brown eredità senza difficoltà dal
criminale di guerra e
mentitore Tony Blair
l'agenda
della
"guerra al terrorismo" ed alza la posta. Non è chiaro se le
maldestre azioni di Brown siano completamente un suo progetto
per "apparire duro" con i suoi nuovi elettori o il risultato di
pressioni di Blair e Bush (che è "compiaciuto" della vigorosa
risposta di Brown).
-
Una violenta distrazione "a
scossone" dagli scandali politici interni USA in corso,
specialmente la commutazione della condanna di Scooter Libby
nell'affare CIA/Valerie Plame da parte di Bush, beneficia
Bush-Cheney.
Diffondere al Qaeda dappertutto
Gli avvenimenti britannici sono venuti
come conseguenza di un crescendo in tutto il mondo di eventi
relativi ad "al Qaeda". La propaganda del "terrore di al Qaeda" di
Bush-Cheney è
in pieno fervore come nel
periodo anteriore all'invasione dell'Iraq.
Un recente esame delle notizie
dimostra il fatto che l'attività di "al Qaeda" cresce rapidamente,
in
Egitto,
Pakistan-Iran,
Spagna,
Iraq,
Yemen, Gaza/Palestina, Afghanistan, Libano ed anche negli Stati
Uniti e nel Regno Unito.
Data la vera natura di "al Qaeda" come
risorsa anglo-americana, questo è un chiaro segnale che le
operazioni coperte anglo-americane si stanno intensificando -- e che
vengono allineati i bersagli per il prossimo ciclo di guerre
anglo-americane.
Al Qaeda:
eterna risorsa di
intelligence
Non può essere
troppo sottolineata la questione centrale del nostro tempo: estesa
documentazione storica (ma ignorata ed insabbiata) stabilisce il
fatto che al Qaeda ed il "terrorismo" islamico sono delle creature
come pure degli strumenti chiave dell'intelligence/forze armate
anglo-americane e della geostrategia occidentale, gestiti e guidati
dalla CIA, dall'ISI pakistano, dal Mi5 e dal MI6 britannici ecc.
Nessun episodio di
"terrore", attuale o passato, può essere compreso senza un'ampia
indagine in questo contesto.
Libri come
America's "War on
Terrorism"
di
Michel
Chossudovsky e
Crossing the Rubicon: The
Decline of the American Empire at the end of the Age of Oil
di Michael C. Ruppert espongono dettagliatamente questo ambiente.
Come scritto da
Michel
Chossudovsky in
America's "War on
Terrorism",
mentre i "terroristi islamici" vengono caratterizzati
dall'amministrazione Bush e dai suoi alleati come delle eterne
minacce ed incolpati di tutti gli episodi terroristici incluso e
dall'11/9, "queste stesse organizzazioni islamiche costituiscono uno
strumento chiave delle operazioni di intelligence/militari USA" in
tutto il mondo.
"Secondo la CIA",
scrive
Chossudovsky, "una 'risorsa di
intelligence' -- distinta da un 'agente dell'intelligence' in buona
fede -- non è necessario sia dedicata a perseguire gli interessi
degli USA. Piuttosto, si vuole che agisca e/o si comporti in un modo
che giovi al perseguimento della politica estera degli USA. . . . Le
risorse di intelligence sono invariabilmente inconsapevoli delle
precise funzioni e ruoli che stanno realizzando per conto della CIA
sulla scacchiera geopolitica. A sua volta, perché queste operazioni
coperte sino 'riuscite', la CIA utilizzerà svariati proxy ed
organizzazioni di copertura come il vasto apparato dell'intelligence
militare del Pakistan (l'ISI)".
Un
rapporto dei servizi
segreti francesi recentemente declassificato
espone dettagliatamente l'estensione alla quale "al Qaeda" ed Osama
bin Laden restivano operazioni per la CIA. "Al Qaeda" è stata anche
utile agli
interessi petroliferi
multinazionali.
Il
sostegno e la gestione
della "rete militante islamica", compresa "al Qaeda"
da parte di Washington, sono stati costanti dai tempi
dell'amministrazione Carter, attraverso le guerre della NATO di
Bosnia/Kosovo/Macedonia dell'amministrazione Clinton ed in piena
fioritura iniziando con e dall'11/9. "Al Qaeda", come pure la
propaganda delle "orde di combattenti stranieri" di al Qaeda, è una
componente chiave dell'occupazione e del programma di pacificazione
dell'Iraq
da parte del Pentagono.
Consultate anche:
"Who is Osama bin Laden?"
e
"Al Qaeda:
the database"
Come scritto da
Mike Ruppert in
Crossing the Rubicon, "La Gran Bretagna -- uno dei principali
attori che appoggiano il KLA in Kosovo -- ha anche mantenuto
relazioni segrete con bin Laden ed al Qaeda che hanno servito i suoi
interessi". Il MI6 britannico ha finanziato ed operato con al Qaeda
nel 1996 per assassinare e rovesciare Muammar Gheddafi in Libia.
Dall'11/9 bin Laden era un ospite dei servizi segreti britannici,
perfino come un ricercato. Come notato da Ruppert, "un articolo
dell'UPI di Arnaud de Borchgrave del novembre del 2002 indicava che
non soltanto l'ISI pakistano aveva aiutato Osama bin Laden a
scappare dall'Afghanistan ma pure che il governo americano aveva
deliberatamente posto poca attenzione alle offerte di un signore
della guerra afgano per localizzare e catturare la presunta mente
dell'11/9".
L'eterno ciclo
di vera e fabbricata strage e distruzione dall'11/9, dalle
operazioni false flag alle guerre genocide giustificate dal
"terrorismo", si è intensificato oltre la capacità di governi
criminali di controllare e manovrare. Ora è difficile, se non
impossibile, distinguere risorse di operazioni coperte governative
pianificate da resistenza "nostrana" ed opposizione alla politica
anglo-americana.
L'idea di
"effetto indesiderato", la nozione che le risorse terroristiche si
siano rivoltate contro i loro sponsor, è comunque falsa:
l'intelligence occidentale non ha troncato i suoi legami con i
"terroristi". La vera "causa alla radice" del "terrorismo islamico"
rimangono la manipolazione e la direzione politica occidentale del
"terrore".
La propaganda
di al Qaeda
Come fatto notare da
Michel
Chossudovsky in
"The Anglo-American War of
Terror: An Overview",
la continua agenda della "guerra al terrorismo" a guida USA poggia
in pieno sulla perpetuazione dell'inganno di "al Qaeda" e della
menzogna dell'11/9, la perpetua minaccia di un nemico esterno
fabbricato.
Il "terrorismo",
dai violenti attacchi contro i civili ai "movimenti di resistenza"
fasulli (composti da "terroristi islamici" sponsorizzati) alle
pervasive propaganda e disinformazione, indebolisce il sostegno del
pubblico per tutta l'opposizione politica alla politica estera
anglo-americana e crea delle divisioni all'interno dei movimenti
contro la guerra e pacifisti.
E, cosa ancora
più importante, il controllo assoluto delle popolazioni in massa è
reso possibile dalla paura. Basata su reazioni pavloviane ad ogni
nuovo episodio di "terrore", la paura di "terroristi" ed il razzismo
profondo ispirato dall'operazione false flag dell'11/9 fabbricata da
Bush-Cheney rimane tragicamente
poderosa.
La mano
imperiale dietro il "radicalismo"
Chi o che cosa
c'è veramente dietro le catastrofi del "terrorismo islamico" e del
"terrore"? Chi o che cosa ha create e finanziato, diretto,
alimentato ed usa il "terrore"? Quali interessi geostrategici sono
stati esclusivamente serviti con il"terrore"? Quali obiettivi
politici sono stati permanentemente distrutti? Chi ci guadagna? Le
risposte portano direttamente ai più alti livelli di
Washington, Londra, Tel Aviv,
Islamabad ecc.
Il "terrorismo
islamico" è un'operazione coperta ed una geostrategia. "Al Qaeda" è
una risorsa di intelligence-militare ed un marchio di primo piano
della propaganda bellica.